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    Rifugio Benigni 02.Luglio.2020

    Mappa

    Descrizione

    Con la statale 470 della Val Brembana superiamo S. Pellegrino e S. Giovanni Bianco e arriviamo al bivio ove la strada si divide: a destra prosegue per Foppolo e a sinistra per il Passo S. Marco.
    Prendiamo quest’ultima direzione e continuiamo fino a Cusio dove imbocchiamo sulla sinistra la strada che sale ai Piani dell’Avaro.
    Occorre prestare attenzione per non mancare la colonnina erogatrice del ticket. L’importo di due euro va pagato in contanti tenendo presente che la macchina non dà resto.
    Percorriamo questa strada fino a quando troviamo sulla sinistra una scalinata con un corrimano verde e i cartelli indicatori che segnalano: la Fonte S. Carlo a ore 0.50, il Passo Salmurano a ore 1.30, il Rifugio Benigni a ore 2.00 e il Pizzo del Tre Signori a ore 4.00.

    Parcheggiata la macchina ai bordi della strada (m. 1535) iniziamo la nostra escursione risalendo la scalinata.
    Proseguiamo poi con un sentiero, inizialmente protetto a valle, ed entriamo nella pineta.
    Superiamo una piccola croce.
    Ora il percorso alterna alcuni tratti quasi in piano ad altri un poco più ripidi.
    Superato un rivolo d’acqua, arriviamo ad una ansa della montagna da cui scende un torrentello che attraversa il sentiero.
    Troviamo poi due frecce su un masso che indicano Cusio e Benigni nelle due direzioni di marcia.
    Terminato il bosco, alla nostra sinistra possiamo ammirare il panorama sulla sottostante vallata.

    Arriviamo ai prati che circondano la Casera Valletto (m. 1650); qui troviamo una baita, una stalla e una fontana abbeveratoio per gli animali che pascolano nei dintorni.
    Oltre l’alpeggio troviamo un bivio; a sinistra si va in Val Pianella mentre a destra continuiamo con il sentiero n. 108.
    Dobbiamo ora compiere un ampio giro a mezza costa lungo il fianco della montagna alla nostra destra.
    Il percorso non è faticoso. Un torrente scende formando una piccola cascata e poi attraversa il sentiero.
    Al termine del giro (m. 1680) iniziamo a salire decisamente.
    Superiamo un rivolo d’acqua e passiamo sotto i tralicci dell’alta tensione.

    A quota 1760 incontriamo il sentiero n. 107 che sale da Ornica e si unisce al nostro (vedi il terzo itinerario).
    Da questo punto la segnaletica riporterà alternativamente i numeri 107 e 108.
    Un segnavia indica il Passo Salmurano a mezzora di cammino. Ora il percorso è meno ripido.
    Poco dopo raggiungiamo la Fonte di S. Carlo (m. 1775) e ne approfittiamo per dissetarci.
    Un altro rivolo attraversa il cammino e va a gettarsi nel torrente che percorre il fondo della Val di Salmurano alla nostra sinistra.
    Il percorso diviene un po’ più ripido.
    A sinistra si stacca un altro sentiero per il rifugio segnalato come Variante dei Vitelli.

    Continuiamo lungo il fianco destro della vallata verso il Passo di Salmurano e l’imponente bastionata che chiude la testata della valle. Lassù in cima già vediamo sventolare la bandiera del rifugio.
    Di tanto in tanto sentiamo il fischio delle marmotte e alzando gli occhi verso i monti che ci circondano riusciamo a distinguere la sagoma di qualche stambecco.
    Raggiungiamo un altro bivio (m. 1970); sulla sinistra ci viene segnalato il Rifugio Benigni e sulla destra il Passo di Salmurano.
    Continuiamo verso la parete rocciosa di fronte a noi, procedendo dapprima quasi in piano e poi salendo fino a incrociare il sentiero (descritto nel primo itinerario) che arriva dal Passo Salmurano e dalla Val Gerola (m. 1990).
    Piegando a sinistra, continuiamo verso il ripido canalino e il rifugio come sopra descritto.

    Poco dopo ne usciamo (m. 2080) e ci troviamo all’interno di una valletta, circondati da tutti i lati dalle montagne. Un segnavia indica il Rifugio Benigni a ore 0.20.
    Percorriamo una curva verso destra, guadiamo un ruscello e giriamo a sinistra.
    Proseguiamo in leggera salita e vediamo il segnavia 101 a bandierina su di un masso.
    Dopo due ripidi passi su fondo roccioso continuiamo con poca pendenza.

    Arriviamo ai piedi del canalino, incassato tra due pareti di roccia e largo tre o quattro metri circa, mediamente assai ripido, nel quale ci sono dei massi da aggirare, prestando attenzione a non far cadere qualche pietra su chi ci segue (m. 2010).
    Saliamo seguendo i segnavia che indicano la via più agevole, aiutandoci con le mani. Un ruscelletto scende tra le pietre tenendosi generalmente nel mezzo e, in caso di recenti piogge, rappresenta un ostacolo in più.
    Partiamo sul lato destro.
    Ci spostiamo al centro e ritorniamo alla destra.
    Ci portiamo verso la parete di sinistra.
    Salendo troviamo un masso e lo aggiriamo alla destra.
    Quasi in piano ritorniamo verso la parete di sinistra.
    Riprendiamo a salire ripidamente.
    Quasi in piano ci spostiamo verso la parete di destra e torniamo a salire (m. 2035).
    Pieghiamo a sinistra.
    Saliamo seguendo un passaggio incassato tra la parete di sinistra e le pietre nel mezzo. In alcuni punti, dei rudimentali gradini di pietra agevolano la risalita.
    Poi torniamo nella parte destra del canalino e saliamo tra la parete di destra e le rocce al centro (m. 2050).
    Ci spostiamo nel mezzo dove alcuni pietre disposte in modo da formare dei rudimentali gradini ci agevolano un poco (m. 2060).
    Subito dopo torniamo verso la parete alla destra del canalino e riprendiamo a salire.
    Attraversiamo il canalino da destra a sinistra, da una parete all’altra (m. 2070).

    Superiamo un tornante destrorso tagliabile con una scorciatoia (m. 2090).
    Riprendiamo a salire.
    Presso una curva verso sinistra il sentiero si divide e si ricompone (m. 2095).
    Percorriamo una curva verso destra.
    Subito dopo superiamo un breve ripido tratto su fondo roccioso che possiamo anche aggirare alla destra con un paio di ripidi gradini.
    Continuiamo su di un largo sentiero attorniato da pietre e da poca d’erba (m. 2105).
    Il sentiero si divide e si ricompone. Pieghiamo a destra (m. 2110).

    Superiamo un tornante sinistrorso (m. 2115).
    Il sentiero subito si biforca e procede verso sinistra con poca pendenza oppure diritto in modo più diretto. Se andiamo a sinistra, poco dopo riprendiamo a salire e percorriamo un tornante destrorso (m. 2125). Continuiamo in leggera salita e ritroviamo l’altro sentiero che, dopo alcuni zig-zag, rientra dalla destra (m. 2135).
    Proseguiamo in salita. Vediamo il segnavia 108.
    Percorriamo una curva verso sinistra (m. 2140).

    Saliamo ripidamente su fondo roccioso scegliendo la traccia più agevole.
    Superiamo un breve tratto con minore pendenza (m. 2165).
    Torniamo a salire ripidamente su fondo roccioso. Alcuni rudimentali gradini intagliati nella roccia agevolano il cammino.
    Dopo alcuni passi in leggera salita riprendiamo a salire ripidamente (m. 2175).

    Il sentiero è bagnato da un rivolo che scende da destra. Pieghiamo a sinistra. La pendenza diminuisce.
    In leggera salita superiamo una curva verso destra.
    Dopo alcuni ripidi passi, con minore pendenza percorriamo con due tornanti destra-sinistra vicini tra loro (m. 2190).
    Saliamo in modo abbastanza ripido su fondo roccioso e superiamo una curva verso destra.
    Per un tratto la pendenza diminuisce un poco.
    In modo abbastanza ripido saliamo dei rudimentali gradini (m. 2200).
    Il sentiero si divide (alla sinistra c’è un bollo ma è più agevole proseguire diritto) e poco dopo si ricompone. Continuiamo con minore pendenza.

    Poco dopo arriviamo ad un bivio (m. 2215). I segnavia indicano a sinistra con il sentiero 101: Bocchetta di Trona a ore 0.45, Valle Inferno a ore 1.30, Rifugio Grassi a ore 3; dietro: Passo Salmurano a ore 0.20, Monte Avaro – Incrocio 109 a ore 1.40, Cà San Marco a ore 3, Fonte San Carlo a ore 0.45, Ornica (Sent. 107) a ore 2.35, Cusio Loc. Scioc (Sent. 108) a ore 1.20. Andiamo a destra in salita.
    Quasi in piano passiamo accanto alla bandiera del rifugio. Un cartello ci da il benvenuto (m. 2222).
    Davanti abbiamo il Rifugio Benigni mentre con un sentiero che si stacca alla sinistra basta un minuto per arrivare al Lago Piazzotti.

    Riepilogo

    Data Escursione:02.Luglio.2020
    Componenti:Armando, Federica, Elena e Famiglia
    Luogo di Partenza:Pumenengo Ore 6,30
    Località di Arrivo:Cusio ( Piani dell’Avaro ) Ore 8,45
    Durata Escursione:Ore 6,30
    Durata Salita:Ore 2,00
    Distanza Percorso:Km 10
    Quota Partenza:1530 mt
    Quota Arrivo:2222 mt
    Dislivello Effettivo:800 mt
    Sentieri Cai:108
    Difficoltà:Escursionisti
    Atrezzatura:
    Tipo di Attività:Escursione
    Punti di Appoggio:Rifugio Benigni
    Condizioni Meteo:Nuvoloso Variabile

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